Scarpe in casa? Ecco perché non usarle

scarpe e igiene

Tutti, almeno una volta, hanno litigato con il proprio partner o con i figli per non farli camminare in casa con le scarpe. Molti maniaci dell’igiene, dopo infinite discussioni, hanno gettato la spugna, ma altri sono riusciti a far rispettare questa buona abitudine.

I disubbidienti si giustificano con frasi del tipo: “mica per terra ci mangio o ci dormo”, “tanto ora devo passare lo straccio”, oppure “Come faccio se esco ed entro 100 volte al giorno? È uno stress”. Insomma ognuno tira acqua al proprio mulino, ma questa volta anche la scienza consiglia di non entrare in casa con le scarpe.

Ecco cosa si nasconde sotto le suole delle nostre scarpe.

I ricercatori dell’Università di Houston hanno rilevato che circa il 40% delle scarpe possono portare in casa un batterio complicato da trattare, il Clostridium difficile. Lo studio ha riscontrato che il C.diff non si trova solo nel 40% delle suole delle scarpe, ma anche su altri settori domestici come il bagno e altri superfici impolverate. Queste spore possono vivere su superfici asciutte per un lungo periodo di tempo.

Il problema è che le infezioni da C.diff sono resistenti alla maggior parte degli antibiotici. Ciò permette al batterio di proliferare e di rendere la guarigione del paziente molto più lenta. I primi ad essere attaccati sono i rivestimenti dell’intestino causando colite. La difficoltà nel curare questa infezione richiede spesso un ricovero ospedaliero e non sempre la guarigione è assicurata.

Ora, sicuramente non vorrete avere questo batterio in casa, soprattutto con bambini che rotolano su tutto il pavimento. L’unica soluzione è lasciare fuori le scarpe e camminare in casa solo con le pantofole.

Scarpe in case e i rischi per la salute

Cos’altro c’è sotto la suola delle nostre scarpe?
Beh, ci sarà una quantità disgustosa di polveri, escrementi di uccelli, pupù di cane . Senza dimenticare detriti e sostanze indesiderate che creano terreno fertile per milioni di batteri.

L’Università dell’Arizona ha deciso di valutare la quantità di batteri presenti sotto le scarpe. Il risultato è sconcertante, i test hanno rilevato la presenza di 421.000 batteri di unità differenti. Questi possono essere classificati in 9 ceppi. Sono tutti responsabili di infezioni agli occhi, ai polmoni e allo stomaco. Due di questi ceppi sono sicuramente degni di nota.

Il primo è il noto E.coli (un organismo patogeno) e rappresenta circa un terzo di tutti i batteri ed è quindi un peso massimo. La maggior parte dei ceppi di E.coli sono per lo più innocui, ma quelli cattivi come E.coli 0157 e H7 non lo sono affatto. Essi sono spesso causa di gravi disturbi allo stomaco e problemi gravi all’intestino che portano a vomito e diarrea.

Si potrebbe pensare che il rischio di contatto con i batteri E.coli dalle scarpe sia minimo. Ma pensate a quante volte al giorno usiamo i servizi igienici sul posto di lavoro o in altri luoghi pubblici. Ora il rischio non è più così basso.

Un altro tipo di batterio che i ricercatori hanno trovato sotto le suole delle scarpe è il Klebsiella pneumoniae. Batterio noto per causare gravi danni ai polmoni e portare alla polmonite. Il tasso di mortalità da questo batterio è al 50% e può arrivare al 100% se la persona infetta è un alcolista.

Conclusioni

Indossando in casa solo le pantofole non si evita solo di portare in casa spiacevoli inquilini, ma anche meno sporcizia. In questo modo si dovrà pulire la casa meno di frequente e i vostri tappeti rimarranno puliti molto più a lungo.  Risparmio di tempo e denaro assicurato.

Posizionate una scarpiere vicino alla porta d’entrata e in poco tempo il cambio delle scarpe diventerà un’abitudine che non avrà nessun peso. In questo modo i vostri figli potranno rotolare per casa senza alcuna preoccupazione.  Potrete camminare scalzi stimolando i punti di pressione del piede e avrete la casa molto più pulita.

via / foto source: 1

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Accetto
Questo blog utilizza cookies di terze parti per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze e rendere migliore la navigazione. Se vuoi saperne di più, clicca qui. Accettando, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookies.