7 inutili preoccupazioni
Molte sono le preoccupazioni che ci tengono svegli la notte. Tutti noi abbiamo nella testa quell’incessante chiacchiericcio che ci fa pensare alle centinaia di cose che potrebbero andare a finire male nella nostra vita. Questi pensieri negativi non fanno altro che aumentare le nostre paure fino a paralizzarci.
In realtà, quando entriamo in questo labirinto senza uscita, dovremmo imparare ad essere più razionali, fare un passo indietro dal nostro stato d’animo, e analizzare obiettivamente le nostre preoccupazioni.
Cerchiamo di imparare dalle false paure che abbiamo già avuto in passato. Anche se alcune delle nostre paure si sono realizzate, non sono state così terribili come le avevamo immaginate, infatti le abbiamo superate e sostituite con altre. Questo ci insegna che la paura delle conseguenze è sempre peggiore delle conseguenze stesse.
Vediamo insieme alcune delle preoccupazioni più comuni che rubano tempo alle nostre giornate.
– Preoccupazioni di cui potremmo fare a meno
1- “Non posso prendere giorni liberi dal lavoro”.
La maggior parte delle persone pensa che prendere 10 giorni di ferie fuori stagione per fare un viaggio, significhi causare una catastrofe alla propria azienda. C’è gente che è orgogliosa di non aver saltato neanche un giorno di lavoro, di essere andato a lavorare con la febbre. Mi dispiace se certe persone pensano di essere un buoni lavoratori comportandosi così, o se credono di essere così indispensabili per il loro capo, tanto da trascurare la propria salute.
La verità è un’altra. Se per qualsiasi calamità non potessimo andare a lavorare per un lungo periodo, al nostro rientro scopriremmo che l’azienda è andata avanti anche senza di noi. Prendere piccole pause dal lavoro senza troppe preoccupazioni fa bene, aiuta a lavorare meglio, ad essere più produttivi, ad esser lavoratori migliori. Anche i migliori amministratori delegati e il presidente degli USA prendono delle vacanze. Non prendiamo come scusa la crisi economica che sta attraversando il nostro paese. Anche quando si stava bene e lavoravano tutti, prendere giorni di permesso per coltivare le proprie passioni è sempre stato un tabù, soprattutto in Italia.
2- “Non potevo fare il lavoro dei miei sogni”.
A volte può sembrare più facile evitare di lottare per ciò che ci appassiona veramente, piuttosto che rischiare di perseguirla e rimane delusi. È molto più facile riuscire ad essere un architetto, se in realtà si sogna di diventare un cantante. Con gli anni si impara che i sogni non svaniscono solo perché ci spaventano. Inseguire i nostri sogni, almeno in parte, trasformandoli in hobby e ritagliando del tempo per coltivarli, è un dovere verso noi stessi.
3- “Non riesco a parlare in pubblico”.
La maggior parte delle persone evita le situazioni o i lavori nel quale bisogna spesso parlare a un vasto pubblico. È una situazione che spaventa ed è fonte di molte preoccupazioni, soprattutto in ambito professionale, può contribuire a far crescere o troncare una carriera.
Se si deve obbligatoriamente parlare ad un pubblico, ci si può sempre rivolgere ad un allenatore per migliorare la propria performance. Oppure si può fare pratica davanti alla fotocamera del telefonino, sfruttando tutti i consigli dei professionisti disponibili in rete. Molti saranno piacevolmente colpiti nello scoprire di non essere poi tanto male.
4- “Lei/lui non mi ama veramente”.
Tutti abbiamo questo tipo di preoccupazioni: la paura di non essere accettati se la gente scoprisse veramente chi siamo. La paura di non essere amabili è una paura universale, e coltivare l’amore verso se stessi è una delle cose più importanti e difficili da fare per avere una vita soddisfacente.
5- ” La gente mi giudicherà”.
La paura di cosa possa pensare la gente di noi se… divorziamo, … lasciamo o rifiutiamo un lavoro, … decidiamo di non volere figli ecc… ecc… , accomuna più persone di quanto si immagina, anche coloro che pensano di fregarsene in realtà ne sono vittime.
Ancora una volta, bisogna prendere le distanze da queste preoccupazioni e guardarle con razionalità. Un terzo della gente sarà come te, un terzo non lo sarà, e un terzo non si curerà di te. Il segreto è concentrarsi sul terzo che conta, non si può accontentare tutti, l’importante è rimanere fedeli a se stessi. Senza contare che alcune persone giudicano molto meno di quanto si pensa, visto che anche loro stanno affrontano le stesse nostre situazioni.
6- “Non posso porre fine a questo rapporto”.
Un’altra delle preoccupazioni più comuni è quella di rimanere intrappolati in un rapporto insoddisfacente per molto tempo. Molte sono le persone che rimpiangono il tempo perduto dietro a relazioni sbagliate. Se siete in questa situazione, chiedetevi:”cosa potrebbe realmente accadermi se avessi il coraggio di fare ciò che il cuore segretamente mi dice?” Sicuramente sareste ancora vivi, tanto per cominciare, non è vero che si muore per amore. Sicuramente all’inizio soffrirete un po’, ma alla fine vi sentirete più liberi, più leggeri e soprattutto più felici.
7- “Non sono pronto per il passo successivo”.
È risaputo che il successo porta maggiori responsabilità. Diventare genitore, manager o proprietario di qualcosa, richiede tanta forza e fiducia in se stessi. Questo tipo di preoccupazioni dimostrano che teniamo ad essere preparati prima di affrontare il passo successivo nella vita. Ma la verità è che nulla può veramente prepararci a molte delle esperienze che faremo. Quasi nessuno si sente pronto per affrontare qualcosa di nuovo, eppure puntualmente ci riusciamo. Solo dopo aver affrontato una sfida, siamo in grado di rilevare la nostra capacità di crescita.
Le preoccupazioni non impediscono alle cose di accadere, rubano solo tempo e gioia alle nostre giornate. La prossima volta che si presenterà una falsa paura, proviamo a chiederci qual è la miglior cosa che può accadere, invece di pensare sempre a quella peggiore.